INIZIATIVE

ROMA – 23 GENNAIO 2023:  COMUNICATO – SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE, MORTE CERTA SENZA RIFORMA. SPERANZE DAL GOVERNO.

La dichiarata riforma del reddito di cittadinanza, fa emergere lo stallo – in tema di riforme necessarie – dell’Istituto di Servizio Civile. Appare incomprensibile come si proceda a riformare il reddito di cittadinanza, di recente istituzione e contrariamente non si va in direzione di una sostanziale riforma per il servizio civile che seppur giovane come Istituto risale ormai al 2001. Però trapela un cauto ottimismo, sembrerebbe che il Governo stia imboccando la strada giusta. Auspichiamo che il Governo riformi l’identità culturale del servizio civile, collocandolo nel campo della formazione e del lavoro e più in generale delle politiche attive. Ciò garantirebbe la strutturazione definitiva dei fondi tra le altre cose, da sempre precari e indefiniti. Un servizio civile inserito nei canali del PNRR dedicati alla formazione, lavoro e politiche attive garantirebbe stabilità al sistema. Trapela un cauto ottimismo altresì in tema di disparità di trattamento tra chi usufruisce del reddito di cittadinanza e i giovani del servizio civile, i quali svolgono un servizio per cinque giorni settimanali e – giustamente – obbligati a registrare le presenze e gli obiettivi raggiunti e quelli in fase di attuazione i quali percepiscono un rimborso il più delle volte inferiore.  Sembrerebbe che l’adeguamento del trattamento economico almeno a 500 euro non è da escludere, così come altresì  la possibilità di ripetere il servizio civile per i giovani che lo abbiano già svolto. Verrebbe premiato anche lo sforzo che abbiamo messo in campo e che ci ha consentito di raccogliere oltre 50.000 adesioni con la petizione sul servizio civile al fine di rivendicare un servizio veramente universale e con la certificazione delle competenze ai sensi del decreto 13/2013. La petizione ha fatto emergere carenze e prospettive di un Istituto – quello del Servizio Civile Universale – che ormai va rivisto. La forte partecipazione soprattutto di giovani operatori del servizio civile universale alle operazioni di raccolta firme ha permesso, nel mentre, di approfondire le questioni contenute nel documento. Il diritto a svolgere il servizio da garantire a tutti i cittadini che intendono farlo senza limitazioni, garantire a tutti gli enti che intendono promuoverlo senza limitazioni, il diritto ad un sufficiente trattamento economico: sono maturi i tempi per l’aumento della spettanza per gli operatori volontari almeno a 500 euro e la possibilità di ripetere il servizio civile per i giovani che lo abbiano già svolto secondo criteri logici (ad esempio solo per gli operatori meritevoli, dando sempre la precedenza ai cittadini che non lo abbiano ancora svolto, anche per evitare posti utili finanziati e non coperti, consentendo a tale scopo la partecipazione ai bandi con riserva in caso di posti disponibili anche a chi ha già svolto il servizio civile). Tutte queste priorità necessarie a far “sopravvivere” il sistema e tese a rendere l’Istituto del SCU accessibile in modo democratico dovranno essere rivedute in una nuova identità culturale, quella della formazione e del lavoro, più in generale delle politiche attive.

 

ROMA – 20 DICEMBRE 2022:  COMUNICATO – LAVORO E POLITICHE ATTIVE: PERCORSO OBBLIGATO PER IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE.

In merito al dibattito politico sullo strumento del reddito di cittadinanza, emerge la disparità di trattamento tra chi usufruisce di tale sostegno e i giovani del servizio civile, i quali svolgono un servizio per cinque giorni settimanali e – giustamente – obbligati a registrare le presenze e gli obiettivi raggiunti e quelli in fase di attuazione i quali percepiscono un rimborso il più delle volte inferiore.  Non c’è più tempo, bisogna garantire il diritto ad un sufficiente trattamento economico almeno a 500 euro ed altresì  come accade per il reddito di cittadinanza, garantire la possibilità di ripetere il servizio civile per i giovani che lo abbiano già svolto magari anche secondo criteri logici (ad esempio solo per gli operatori meritevoli, dando sempre la precedenza ai cittadini che non lo abbiano ancora svolto, anche per evitare posti utili finanziati e non coperti, consentendo a tale scopo la partecipazione ai bandi con riserva in caso di posti disponibili anche a chi ha già svolto il servizio civile. Una nuova identità culturale del servizio civile, quella della formazione e del lavoro e più in generale delle politiche attive, garantirebbe la strutturazione definitiva dei fondi tra le altre cose, da sempre precari e indefiniti. Un servizio civile inserito nei canali del PNRR dedicati alla formazione, lavoro e politiche attive garantirebbe stabilità al sistema.

ROMA – 15 SETTEMBRE 2022:  COMUNICATO – SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE IN CHIAVE LAVORO E POLITICHE ATTIVE.

Le 50.000 adesioni raccolte con la petizione sul servizio civile al fine di rivendicare un servizio veramente universale e con la certificazione delle competenze ai sensi del decreto 13/2013 fa emergere carenze e prospettive di un Istituto – quello del Servizio Civile Universale – che ormai va rivisto. La forte partecipazione soprattutto di giovani operatori del servizio civile universale alle operazioni di raccolta firme ha permesso, nel mentre, di approfondire le questioni contenute nel documento. Il diritto a svolgere il servizio a tutti da garantire a tutti i cittadini che intendono farlo senza limitazioni è certamente un tema prioritario. Non di meno garantire a tutti gli enti che intendono promuoverlo senza limitazioni, rivendicando un nuovo approccio che consenta ad esempio in assenza di fondi a copertura di tutte le posizioni richieste l’introduzione del tetto di operatori volontari in capo ad ogni singolo ente, secondo una logica di redistribuzione evitando così di lasciare fuori sistema enti con progetti approvati e non finanziati. Altrettanto necessario ormai appare il diritto ad un sufficiente trattamento economico: sono maturi i tempi per l’aumento della spettanza per gli operatori volontari almeno a 500 euro e la possibilità di ripetere il servizio civile per i giovani che lo abbiano già svolto secondo criteri logici (ad esempio solo per gli operatori meritevoli, dando sempre la precedenza ai cittadini che non lo abbiano ancora svolto, anche per evitare posti utili finanziati e non coperti, consentendo a tale scopo la partecipazione ai bandi con riserva in caso di posti disponibili anche a chi ha già svolto il servizio civile. Tutte queste priorità necessarie a far “sopravvivere” il sistema e tese a rendere l’Istituto del SCU accessibile in modo democratico dovranno essere rivedute in una nuova identità culturale, quella della formazione e del lavoro, più in generale delle politiche attive.

ROMA – 20 GIUGNO 2022:  COMUNICATO – PETIZIONE SULLA VALORIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: RACCOLTE CINQUANTAMILA FIRME.

Conclusa con oltre 50.000 adesioni la raccolta delle firme per la petizione sul servizio civile che sia veramente universale e con la certificazione delle competenze ai sensi del decreto 13/2013. Forte è stata la partecipazione soprattutto per il gran lavoro svolto dai giovani operatori del servizio civile universale presso le sedi degli enti aderenti. La petizione ambisce a garantire il diritto a svolgere il servizio a tutti i cittadini che intendono farlo senza limitazioni ed a garantire a tutti gli enti che intendono promuoverlo senza limitazioni, rivendicando un nuovo approccio che consenta ad esempio in assenza di fondi a copertura di tutte le posizioni richieste l’introduzione del tetto di operatori volontari in capo ad ogni singolo ente, secondo una logica redistribuzione evitando così di lasciare fuori sistema enti con progetti approvati e non finanziati. Una logica atta a limitare la quantità di progetti ripartendo tra tutti gli enti che intendono partecipare al sistema.
La petizione rivendica, altresì l’aumento della spettanza per gli operatori volontari a 500 euro e la possibilità di ripetere il servizio civile per i giovani che lo abbiano già svolto secondo criteri logici (ad esempio solo per gli operatori meritevoli, dando sempre la precedenza ai cittadini che non lo abbiano ancora svolto, anche per evitare posti utili finanziati e non coperti, consentendo a tale scopo la partecipazione ai bandi con riserva in caso di posti disponibili anche a chi ha già svolto il servizio civile.

 

ROMA – 22 APRILE 2022:  COMUNICATO – PETIZIONE SULLA VALORIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE.

Avviata la raccolta delle firme per la petizione sul servizio civile che sia veramente universale e con la certificazione delle competenze ai sensi del decreto 13/2013. La petizione ambisce a garantire il diritto a svolgere il servizio a tutti i cittadini che intendono farlo senza limitazioni ed a garantire a tutti gli enti che intendono promuoverlo senza limitazioni, rivendicando un nuovo approccio che consenta ad esempio in assenza di fondi a copertura di tutte le posizioni richieste l’introduzione del tetto di operatori volontari in capo ad ogni singolo ente, secondo una logica redistribuzione evitando così di lasciare fuori sistema enti con progetti approvati e non finanziati. Una logica atta a limitare la quantità di progetti ripartendo tra tutti gli enti che intendono partecipare al sistema.
La petizione rivendica, altresì l’aumento della spettanza per gli operatori volontari a 500 euro e la possibilità di ripetere il servizio civile per i giovani che lo abbiano già svolto secondo criteri logici (ad esempio solo per gli operatori meritevoli, dando sempre la precedenza ai cittadini che non lo abbiano ancora svolto, anche per evitare posti utili finanziati e non coperti, consentendo a tale scopo la partecipazione ai bandi con riserva in caso di posti disponibili anche a chi ha già svolto il servizio civile.

 

ROMA – 12 APRILE 2022: COMUNICATO – Necessario aumentare la rappresentanza degli Enti in Consulta.

Su 436 Enti titolari di accreditamento circa 10 enti assorbono la quasi totalità dei posti disponibili mentre centinaia di enti accreditati, soprattutto comuni, rimangono costantemente esclusi dalle posizioni utili. Su 14.904 Enti di accoglienza accreditati svariate centinaia di enti accreditati, soprattutto comuni, rimangono costantemente esclusi dalle posizioni utili. Appare chiara l’esigenza di aumentare la rappresentanza di enti in Consulta. Attualmente sono 23 i posti in consulta (ruolo a titolo gratuito senza alcun costo per lo Stato). Con l’occasione della riforma in atto si potrebbero aumentare i ruoli ad almeno 25, aumentando di due posizioni la rappresentanza. La Consulta nazionale per il servizio civile universale (Consulta), istituita ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. 40 del 2017, è un organismo permanente di consultazione, riferimento e confronto per le questioni concernenti il servizio civile universale.

È costituita da 23 membri, così distribuiti:

9 scelti tra gli enti iscritti all’albo del servizio civile universale
3 designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome
3 designati dall’Associazione nazionale comuni italiani
4 eletti in seno alla Rappresentanza nazionale degli operatori volontari
4 scelti nell’ambito dei coordinamenti tra enti.

 

ROMA – 12 APRILE 2022: COMUNICATO – Incontro con il Deputato On. Luca Toccalini (Lega): riforma servizio civile.

 

Si è tenuto in videoconferenza un fruttuoso incontro con il Deputato Luca Toccalini segretario nazionale Lega Giovani in merito alla riforma in corso che riguarda il servizio civile. ANPAE ha espresso le proprie convinzioni riguardo le modifiche in corso presenti sul Tavolo di confronto sia in Parlamento che nel Governo. Da subito il deputato si è reso disponibile ad accogliere le istanze a garanzia della pari opportunità per i giovani italiani a svolgere in modo universale il servizio civile. Allo stesso modo con molta attenzione il deputato leghista ha accolto le riserve sull’attuale sistema che non consente a circa 400 enti accreditati ed anche a circa 13.500 enti di accoglienza di poter offrire servizio civile pur essendo regolarmente iscritti all’Albo nazionale degli enti di servizio civile.

 

SERSALE (CATANZARO) – 31 MARZO 2022:  COMUNICATO – Convegno CERTIFICAZIONE COMPETENZE NEL SERVIZIO CIVILE con l’On. Antonio Montuoro (F. d’Italia).

 

 

Si è trattato di un incontro ricco di spunti in merito a una tematica molto vicina ai ragazzi calabresi in particolare e che riguarda la loro crescita professionale e il loro futuro. Presenti il sindaco di Sersale Salvatore Torchia, il Direttore Generale del Centro Studi Futura Carmelo e Francesco Cortellaro Dirigente del Centro Studi Futura. Ha partecipato il consigliere regionale Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia).

 

ROMA – 28 MARZO 2022: COMUNICATO – Incontro con il Capo Dipartimento Marco De Giorgi e l’Assessore Regionale Politiche Sociali della Calabria Sen. Tilde Minasi (Lega).

Si è tenuto in videoconferenza un fruttuoso incontro tra il Presidente Nazionale di A.N.P.A.E., l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali della Calabria Sen. Tilde Minasi (entrambi dalla sede dell’assessorato regionale a Catanzaro) e il Capo Dipartimento Marco De Giorgi  (dalla sede del Dipartimento a Roma) in merito alla riforma in corso che riguarda il servizio civile. Il Presidente Nazionale di A.N.P.A.E. ha favorito l’incontro istituzionale tra il rappresentante del Dipartimento e l’Assessore Regionale in vista della seduta della conferenza Stato-Regioni di mercoledì 30 marzo. Nel corso di un cordialissimo confronto di alto profilo, per via della presenza di due autorevoli rappresentanti istituzionali, il Presidente Cortellaro ha espresso le proprie convinzioni riguardo le modifiche in corso attuazione relativamente al servizio civile, sostenendo con forza l’introduzione della certificazione delle competenze e il tetto massimo di posizioni finanziabili in capo ad ogni singolo ente accreditato. Vi è stata totale sintonia riguardo le istanze a garanzia della pari opportunità sia per tutti i giovani italiani a svolgere in modo universale il servizio civile (maggiori fondi), sia quelle a garanzia della pari opportunità per tutti gli enti a poter offrire servizio civile, soprattutto per circa 400 enti accreditati ed anche circa 13.500 enti di accoglienza stabilmente “esclusi” dai bandi pur essendo regolarmente iscritti all’Albo nazionale degli enti di servizio civile.

 

CATANZARO – 18 MARZO 2022:  COMUNICATO – Incontro con il Presidente del Consiglio regionale della Calabria On. Filippo Mancuso (Lega): riforma servizio civile.

Si è tenuto presso la cittadella regionale di Germaneto a Catanzaro un fruttuoso incontro con il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Filippo Mancuso in merito alla riforma in corso che riguarda il servizio civile. ANPAE ha espresso le proprie convinzioni riguardo le modifiche in corso presenti sul Tavolo di confronto sia in Parlamento che nel Governo. Da subito il Presidente si è reso disponibile ad accogliere le istanze a garanzia della pari opportunità per i giovani italiani a svolgere in modo universale il servizio civile. Allo stesso modo con molta attenzione il Presidente ha accolto le riserve sull’attuale sistema che non consente a circa 400 enti accreditati ed anche a circa 13.500 enti di accoglienza di poter offrire servizio civile pur essendo regolarmente iscritti all’Albo nazionale degli enti di servizio civile.

 

 

ROMA – 20 FEBBRAIO 2022: COMUNICATO – MANIFESTO PER IL SERVIZIO CIVILE. Giunte ancora altre adesioni istituzionali.

A seguito della pubblicazione, da parte di A.N.P.A.E. del suo manifesto per un nuovo Servizio civile come strumento per l’integrazione dei giovani nel tessuto lavorativo e imprenditoriale attraverso la certificazione delle competenze, da subito erano arrivate le prime adesioni istituzionali: quella del Consigliere Regionale della Calabria Onorevole Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia) Presidente della II Commissione Bilancio e Programmazione e quella del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Onorevole Filippo Mancuso (Lega). Altre adesioni pervenute quelle del deputato della Lega Onorevole Domenico Furgiuele, della deputata PD Onorevole Vincenza Bruno Bossio e del deputato Cinque Stelle Onorevole Riccardo Tucci . Inoltre, hanno aderito il Consigliere Regionale della Calabria Onorevole Pietro Raso (Lega) Presidente della Commissione Ambiente e il vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Onorevole Ernesto Alecci (PD). Sono giunte le adesioni del deputato di Forza Italia Onorevole Giuseppe Mangialavori e della Senatrice in quota Lega Clotilde Minasi, la quale ricopre anche il ruolo di Assessore Regionale alle Politiche Sociali della Regione Calabria con delega al Servizio Civile. Vai al MANIFESTO

 

ROMA – 16 GENNAIO 2022: COMUNICATO – MANIFESTO PER IL SERVIZIO CIVILE prime adesioni istituzionali.

A seguito della pubblicazione, da parte di A.N.P.A.E. del suo manifesto per un nuovo Servizio civile come strumento per l’integrazione dei giovani nel tessuto lavorativo e imprenditoriale attraverso la certificazione delle competenze, giungono le prime adesioni istituzionali. Si tratta della deputata PD Onorevole Vincenza Bruno Bossio, del deputato Cinque Stelle Onorevole Riccardo Tucci e del deputato Lega Onorevole Domenico Furgiuele. Inoltre, hanno aderito l Consigliere Regionale della Calabria Onorevole Pietro Raso (Lega) Presidente della Commissione Ambiente e il vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Onorevole Ernesto Alecci (PD). Vai al MANIFESTO 

 

 

ROMA – 14 GENNAIO 2022: COMUNICATO – MANIFESTO PER IL SERVIZIO CIVILE “VERAMENTE UNIVERSALE” E PER LE “COMPETENZE” DEI GIOVANI. MAGGIORI RISORSE FINANZIARIE E “TETTO MASSIMO PER GLI ENTI”.

A.N.P.A.E. ha pubblicato il suo manifesto per un nuovo Servizio civile come strumento per l’integrazione dei giovani nel tessuto lavorativo e imprenditoriale attraverso la certificazione delle competenze. Il servizio civile deve essere strumento di formazione e integrazione dei giovani nel tessuto economico del Paese, ma soprattutto strumento per l’integrazione dei giovani nel tessuto lavorativo e imprenditoriale del Paese. A.N.P.A.E.  rivendica Maggiori Risorse Finanziarie e Tetto Massimo 500/1.000 volontari per Gli Enti contro il Monopolio in atto in capo a pochi enti “privilegiati”. Il Manifesto è stato reso pubblico e trasmesso a rappresentanti istituzionali e rappresentanti delle associazioni. Mediante specifica comunicazione, il Manifesto è stato trasmesso alla Ministra Fabiana Dadone ed al Capo Dipartimento Marco De Giorgi. Vai al MANIFESTO